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DIRITTO DI CRONACA
(ABSENCE OF MALICE)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 28 aprile 1983
 
di Sidney Pollack, con Paul Newman, Sally Field (Stati Uniti, 1981)
 
Diritto di cronaca è un film diligente senza più. E viene immediatamente da chiedersi dove sia finita la tematica sensibilissima, il modo d'espressione puntualissimo di un regista che aveva firmato un capolavoro del cinema americano degli anni settanta (Jeremiah Jonhson) e altre ottime pellicole, Non si uccidono cosi anche i cavalli, Come eravamo e I tre Giorni del condor.

E un fatto che Pollack accusato (a torto) di fare un cinema troppo prezioso, dev'essersi convinto di dover... convincere del contrario. Ed ecco infatti che questo Diritto di cronaca, un soggetto e una sceneggiatura che potevano anche presentare motivi d'interesse è filmato in modo qualunque: sia nella fattura (fotografia, scenografia, ecc.) che è cosi scialba da sembrare voluta (ma ci si domanda per quale ragione), sia nel tono della recitazione moraleggiante quanto mai, e nella costruzione globale del film che si apparenta assai a quella dei famigerati telefilm: una scena sentimentale, cosi si dice, seguita da un inseguimento in auto. Il soggetto si spreca quindi assai presto: una donna giornalista, sulla base di informazioni che in effetti le giungono dal FBI, accusa un innocente della scomparsa di un sindacalista, sul presupposto di un grado di parentela che univa il poveraccio a certi capi mafiosi. E questi non può che arrangiarsi da sé, visto che la polizia non sembra che voler approfittare della situazione per acciuffare il vero colpevole.

La messa sotto accusa del potere della stampa (un tema certo non inedito per il cinema americano) si diluisce in una vicenda di sentimenti scarsamente ispirata. Se Paul Newman porta a spasso i suoi celebri occhi azzurri con un minimo di credibilità, Sally Field non riesce un istante a convincere nei panni della giornalista in preda a colpevoli contraddizioni. C'è un solo istante durante il quale "succede" qualcosa: ed è nella scena del tentativo (apparente) di violenza dell'uomo sulla donna. Per il resto il film scorre via nel perfetto anonimato.


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